la paura dilaga in Ituri
la paura dilaga in Ituri: La provincia dell'Ituri, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, è nuovamente teatro di un massacro di civili, gettando la popolazione locale e le organizzazioni per i diritti umani nella paura e nell'incertezza. Il territorio di Mambasa, già segnato da anni di violenze, ha vissuto una nuova tragedia: almeno 20 civili sono stati brutalmente uccisi, una struttura sanitaria saccheggiata e data alle fiamme, e diversi residenti, tra cui tre malati, risultano dispersi.
Attacco nel groupement Bakaeku: l'incertezza sull'identità degli aggressori
L'ONG CRDH (Convention pour le Respect des Droits Humains), che opera nell'Ituri, ha fornito i primi dettagli su questo massacro, avvenuto nel groupement Bakaeku, nella chefferie di Babila Babombi, situata a est di Biakato. Secondo il portavoce della CRDH, Rams Malikidogo, i corpi delle vittime, assassinate a partire dall'inizio di questa settimana, giacciono ancora a terra, poiché le autorità locali faticano a prendere il controllo della situazione.
"È la prima volta che il groupement Bakaeku è colpito da un attacco di questa portata", ha dichiarato Malikidogo. "Abbiamo contato 20 civili uccisi, persone rapite, tra cui malati, e una struttura sanitaria saccheggiata e incendiata". I testimoni sopravvissuti parlano di una situazione di terrore, senza avere certezze sull'identità degli aggressori, poiché la regione è da tempo minacciata dall'attività dei presunti ADF (Allied Democratic Forces) e da miliziani Maï-Maï appartenenti al gruppo UPLC.
Una regione in fuga e nel terrore
Mentre le autorità non hanno ancora confermato ufficialmente il massacro, la popolazione locale ha iniziato a fuggire in massa dalle aree colpite. Fonti locali sostengono che il gruppo Maï-Maï, accusato di questo orribile atto, agisca spesso come supporto al movimento terroristico ADF, che da anni terrorizza l'Ituri. Tuttavia, l'amministratore del territorio di Mambasa ha dichiarato di voler attendere ulteriori indagini dai servizi di sicurezza prima di fare dichiarazioni ufficiali.
La situazione nel territorio di Mambasa rimane estremamente tesa. Oltre alla violenza dei gruppi armati, la popolazione è costretta a convivere con il banditismo e il terrorismo dell'ADF, che rendono impossibili attività fondamentali come l'agricoltura. Gli abitanti vivono in uno stato di costante terrore, intrappolati tra la necessità di sopravvivere e l'impossibilità di sfuggire a un conflitto che sembra non avere fine.
L'ennesima tragedia che colpisce l'Ituri solleva ancora una volta interrogativi urgenti sulla capacità del governo congolese di proteggere i propri cittadini e sulla necessità di un intervento internazionale che possa fermare l'ondata di violenze perpetrate da gruppi armati senza scrupoli.
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